169 - 1931/2021 - Novant'anni fa nasceva il Pilone della Rocca
”Nel mezzo dello spianato del castello, - scriveva nel 1884 Edmondo De Amicis in “Alle porte d’Italia – c’è una piccola cisterna rotonda, quasi tutta piena di sassi e calcinacci, fra cui son mescolate molte ossa umane. Si dice, e non v’è ragione di non crederlo, che siano ossa di cavouresi trucidati dalle soldatesche del Catinat nel 1690…”.
Lo storico pinerolese Arnaldo Pittavino la definiva “l’ossario sulla cima della Rocca” e “quella piccola cisterna rotonda” altro non era che l’antica cisterna del castello, scavata a forma di giara nella viva roccia sottostante e ormai inservibile.
Da tempo, la sezione Combattenti di Cavour, nella persona del Geom. Carlo Perasi, era alla ricerca di una soluzione per onorare quei “resti gloriosi”.
Nel 1925, dopo aver realizzato un modello in gesso di una cappella-ossario disegnata dall’ing. Prospero Peyron (allora deputato provinciale e già autore del progetto del nuovo asilo), l’associazione aveva cercato di far conoscere e illustrare l’iniziativa sulla LANTERNA PINEROLESE, giornale del pinerolese di cui il geom. Perassi era da anni collaboratore.
Già si era ottenuto il terreno dagli eredi dei marchesi Benso di Cavour, ed inoltre il patronato di Giolitti, di Facta, del Re e del sindaco Imberti.
Le offerte però giungevano troppo a rilento per un opera che ormai si presentava urgente.
“Il fascismo si stava affermando anche nel pinerolese – scriveva Arnaldo Pittavino -, le sezioni dei combattenti si scioglievano, e quella di Cavour aveva preso impegni non indifferenti anche per la strada che doveva portare sulla cima della Rocca.
Nell’aria si intuiva che forse il progetto non sarebbe andato a termine, perché le nuove forze politiche non vedevano di buon occhio le iniziative dei Combattenti, i quali, ad Assisi avevano riconfermato la loro fede nelle insopprimibili libertà costituzionali…”.
Dopo non poche lotte e battaglie, l’idea della cappella verrà abbandonata e sostituita da quella del Pilone, che sarà realizzato dalla ditta Rotelli di Pinerolo “…con disegno del Geom. Sig. Cav. Carlo Perassi, al prezzo di lire 51.500 (cinquantunomila cinquecento)” e con la clausola che “stante la cattiva strada” tutto il materiale di costruzione (acqua compresa), senza distinzione di sorta, venisse trasportato dai piedi della Rocca alla Vetta a spese del Comitato Organizzatore.
Determinante sarà la collaborazione degli Alpini che, con l’ausilio dei muli, provvederanno a tutta l’operazione.
Il pilone verrà inaugurato nel 1931.
Com’è noto, nel 1955, a ricordo dell’anno Mariano, un nuovo comitato di Cavouresi, LA FAMIJA CAVORREISA, collocherà sotto le arcate del Pilone la Statua della Madonna (ved. anche curiosità n. 22) che poggerà su di un altare elaborato dall’arch. Lorenzo Chiaraviglio, nipote dello statista Giovanni Giolitti e, allora, professore di Architettura all’Università di Roma.
Il Geom. Carlo Perassi era scomparso due anni prima.
Dal 1925 era stato eletto dagli eredi Benso procuratore speciale e infra generale per tutto quello che riguardava l’amministrazione delle proprietà immobiliari situate nei territori di Cavour, Bibiana e Barge.
“Mentre lo accompagnavo all’estremo riposo – scrisse ancora Arnaldo Pittavino – pensavo che stavo accompagnando una delle figure più rappresentative della nostra zona, perché scompariva con lui quella vecchia generazione che non ambiva cariche, onori, distinzioni, che amava come nessun’altro il natio loco, che sapeva fare dei sacrifici per gli altri più che per sé, che non adorava il denaro, e viveva di tante piccole ed umili cose, come i poeti.
Ombre e sogni. Un’altra ombra che si aggiungeva alle tante che ci precedono nei regni bui, ma che lasciano a quelli che rimangono, vivido come una fiamma, il ricordo delle loro opere, della loro bontà, del loro esempio, come una stella che si accende lassù ogni notte, fra le altre stelle, sulla vecchia Rocca di Cavour.”
Le immagini rappresentano:
- foto 1: situazione dell'area in cui sorgerà il Pilone prima del 1931
- foto 2: progetto cappella votiva dell'Ing. Peyron
- foto 3: pilone votivo costruito sulla vetta della rocca
- foto 4: foto attuale della Pilone della Vetta della Rocca