Parco Naturale della Rocca di Cavour
Il Parco Naturale della Rocca, istituito con L.R. n° 48 del 16/05/80, ha assunto dal 1995 la denominazione di Riserva Naturale Speciale accorpata al tratto cuneese del Sistema delle aree protette della fascia fluviale del Po. Per effetto della nuova legge regionale sui parchi e le aree protette, prossimamente sarà acquisita dalla Provincia di Torino che la renderà autonoma dall'Ente Cuneese.
La Rocca di Cavour è anche un SIC (Sito di Importanza Comuniaria) e ora ZSC (Zona Speciale di Conservazione), un termine che viene designato ai SIC, al termine di ogni iter esecutivo.
Il Parco comprende LA ROCCA e, nella parte più pianeggiante verso Saluzzo, l'ABBAZIA DI S. MARIA (sec. XI): ne sono proprietari il Comune ed in parte alcuni privati.
La Rocca è una punta alpina emergente per circa 162 metri dai depositi alluvionali della pianura Padana.
Appartiene al massiccio del Dora-Maira, e la sua conformazione rocciosa risale al Carbonifero (345/280 milioni di anni fa).
Presenta caratteristiche archeologiche, storiche e naturalistiche, tra cui diverse incisioni rupestri (fori a coppella, la pansa d'la Roca, le ongià e la piotà del diav), una pittura policroma risalente al post-paleolitico, ruderi e resti di fortificazioni medievali, una flora che comprende oltre 450 specie (alcune inconsuete a tali quote) e infine una fauna dove riveste particolare rilevanza l'aspetto ornitologico. Per gli uccelli migratori, infine, è una preziosa "zona di passo", essendo l'unica altura in un ampio raggio di territorio.
Lungo l'itinerario pedonale e la strada carrabile, si possono trovare, oltre a diversi ulteriori sentieri, fontane, panchine e tavoli in pietra.
Sulla vetta, raggiungibile a piedi in 15-20 minuti dal paese, un ampio parcheggio e aree per comodi relax, con un incomparabile panorama di montagne e di pianura a 360°, dalle Alpi Marittime alle Pennine.
Come già detto, la Rocca di Cavour (IT1110001) è uno dei siti della REGIONE PIEMONTE di importanza comunitaria, località di rilevante interesse ambientale in ambito CEE riferite alla regione biogeografica mediterranea. Le località, definite con l'acronimo SIC, sono state proposte sulla base del Decreto 25/3/2005, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana n. 157 dell'8 luglio 2005 e predisposto dal Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare ai sensi della direttiva CEE. Molte di queste coincidono in tutto o in parte con aree già in precedenza protette dalla legislazione nazionale o regionale. Tra i numerosi SIC piemontesi si trova appunto la Rocca di Cavour.
E’ stata inaugurata il 23 luglio 2021 la GRANDE PANCHINA della ROCCA di CAVOUR andando a far parte con il n. 158 del circuito delle BIG BENCH COMMUNITY PROJECT.
Dalla panchina si gode un panorama incomparabile che va dal Monviso alle Alpi Cuneesi, alle Langhe sino alla collina di Torino.
PERCORSO CARROZZABILE PER LA ROCCA
PERCORSO PEDONALE PER LA ROCCA
Dalla piazza S. Lorenzo (m. 300 slm), si imbocca la cosiddetta Scala Santa che sale il versante Nord della Rocca. Costeggiando Villa Giolitti con il suo bel parco di piante secolari, si arriva ad una diramazione della strada: a sinistra si raggiunge il cosiddetto Piano di S. Maurizio, dove esisteva il presidio del castello e da dove, seguendo un sentiero un po' accidentato, si può anche raggiungere la Vetta ammirando un lungo tratto delle mura medievali che si raccordavano con quelle del castello superiore.
Volgendo a destra in salita, si raggiunge direttamente la Vetta, superando l'acquedotto comunale, attraverso un tracciato che si inerpica attraverso boschi di castagni, roverelle, pioppi e sambuchi.
Giunti di fronte al grande parcheggio, a sinistra si può visitare la Torre di Bramafam, rudere medievale, e gustare tutto il lato della pianura sottostante dove sorge l'Abbazia di S. Maria e dove si diramano le strade verso Villafranca Piemonte e Saluzzo.
Volgendo invece a destra si raggiunge il punto di altezza massima della Rocca (462 metri) dove si trovano diversi ruderi del Castello Superiore (sec. XI) ed il Pilone della Vetta, costruito nel 1931 sulla cisterna del castello interamente scavata nella roccia e contenente i resti della gente trucidata dalle soldatesche del Catinat nel 1690.Il terreno fu concesso dagli eredi Benso (i Baroni Maurice-choisy) che ne erano proprietari.
La statua della Madonna, in marmo bianco di Carrara, fu voluta da un Comitato di Cavouresi, che ve la collocò nel 1955. La proprietà della Vetta fu acquistata dal Comune di Cavour nel 1981.
Maggiori informazioni…
• Se non riesci a vedere il documento o vuoi scaricarlo clicca qui