18 - Nel 258 D.C., a Roma, veniva martirizzato S. Lorenzo, Patrono di Cavour
Si è aperto il 1° gennaio 2008, con la Messa presieduta dal Cardinale Vicario Camillo Ruini, nella Basilica di San Lorenzo fuori le mura a Roma, l’anno giubilare in occasione dei 1750 anni dal martirio del Santo. Le iniziative si protrarranno per tutto l’anno con processioni, pellegrinaggi e anche con un ciclo di convegni sulla storia e l’architettura della Chiesa. La basilica sorge sull’area dove il diacono Lorenzo fu sepolto e dove la tradizione vuole siano state pure traslate le reliquie di Santo Stefano, il primo martire cristiano.
Numerose sono le chiese dedicate in Piemonte a San Lorenzo fin dal IV secolo, e la parrocchiale di Cavour è probabilmente una di queste. Anticamente sorgeva “extra-muros” (come la basilica di Roma), cioè al di fuori delle mura che racchiudevano il nucleo abitativo del paese, nella zona in cui ora troviamo le scuole medie e il Palazzetto dello Sport. Da una vista pastorale fatta nel 1584, quando gli abitanti del territorio di Cavour erano il tutto circa 2000 anime, si rileva che la Chiesa, già in condizioni precarie, presentava molti altari fra cui quello di S. Biagio, di S. Martino, di S. Sebastiano, dell’Annunciazione della Beata Vergine, della Pietà, di Sant’Agata e S. Michele, di San Giovanni Battista.
Dopo le devastazioni provocate dal Catinat nel 1690, la chiesa, già pericolante, fu abbandonata e le funzioni della parrocchia si tennero nella cappella della Concezione, ai piedi della Rocca, cappella detta anche Santa Maria del Popolo già adibita all’insegnamento della Dottrina Cristiana. Soltanto nel 1874, dopo vari ampliamenti, migliorie ed abbellimenti, la nuova parrocchiale sarà intitolata ancora all’antico Patrono di Cavour, SAN LORENZO.
Fra i molti dipinti ad olio che fanno parte dell’attuale patrimonio artistico della chiesa e che sono stati restaurati a partire dal 1994, vi è anche un prezioso “San Lorenzo” che la tradizione vuole già appartenuto alla scomparsa chiesa extra-muros: com’è consuetudine, il Santo vi è raffigurato accanto alla graticola ardente sulla quale è stato martirizzato il 10 agosto dell’anno 258.