2 - Ij aso 'd Cavour
Luca Prot, su L’Eco Mese di Novembre 2001, nel suo articolo “Proverbi”, spot dalla lunga vita” dice: “…gli attuali slogan pubblicitari hanno preso il posto dei vecchi motti. Ma se i primi passano in un lampo, i secondi sopravvivono nel tempo, … sono pillole di saggezza spesso sferzanti, … sono centinaia, … e chi s’offendesse, o, al contrario, stesse ridacchiando alle spalle dei paese bersagliati, stia attento: ce n’è per tutti…”
I paesi della pianura, di queste “pillole sferzanti” ne offrono numerosi esempi, come quello che ci riguarda molto da vicino: “Ij aso ‘d Cavor a’s laodo da lor” (gli asini di Cavour si lodano da soli). Questo detto è stato riprodotto nel tempo anche in altre forme: “Coi ‘d Cavor, se gnun a-i laoda, a’s laodo da lor” oppure ancora “Coi ‘d Cavor, comensand da le masnà, sempe a’s laodo tuj da lor”.
“Per una sorta di doppio senso ormai non più comprensibile – scrive Giorgio Di Francesco in ‘Cavour,pagine di microstoria’ – fu riferita alle persone la fama degli asini di razza ‘cavourese’ che, già nel XV secolo, venivano richiesti anche dai mercati transalpini come Guillestre, in Francia, per la loro ottima qualità e resistenza. …”
Gli asini “di Cavour”, così come il maiale “di Cavour”, sono ormai estinti, mentre, recentemente, è stata salvata dall’estinzione “la gallina bianca di Cavour”.
E’ però notizia dell’ultima ora che anche gli asini avranno la loro rivincita: infatti, si sta avviando in Piemonte la filiera per la produzione del latte d’asina, un latte raro e prezioso,eccellente sostituto di quello vaccino per i bambini che soffrono allergie. E chissà che, in un prossimo futuro, altri asini, oltre a quelli di Cavour, non facciano parlare di sé!