59 - Morì a Goito e aveva 20 anni: doveva diventare il 9° Marchese Benso di Cavour
Si chiamava Augusto.
Il padre era il Marchese Gustavo, fratello del più noto Conte Camillo.
La madre era Adele Lascaris (1805-1834) unica figlia del marchese Agostino Lascaris di Ventimiglia.
Ne “Il Diario intimo di Filippina de Sales Marchesa di Cavour” (di Piera Rossotti Pogliano - Ed. Angolo Manzoni) si legge che lo zio Camillo, il 24 novembre 1828 manifestava da Ventimiglia il desiderio che il futuro nipotino fosse maschio. E così fu.
Nacque Augusto, “…biondo e con gli occhi azzurri, proprio come si immaginano i bei bambini di una bella coppia…”
La bisnonna Filippina lo descrive nei suoi primi giochi nei giardini del Castello di Santena e lo definisce “un bimbo d’intelligenza vivace e d’animo buono”.
Augusto frequenterà le scuole dai Reverendi Padri Gesuiti di Estavayer (antica cittadina del canton svizzero di Friburgo, sul lago di Neuchâtel) finchè nel 1848, il 23 marzo, chiederà la benedizione per partire in guerra.
“…L’Europa è di nuovo in fiamme, una nuova rivoluzione sconvolge la Francia. La storia si ripete? – scrive ancora nel suo diario la Marchesa Filippina - …Augusto ha vent’anni. Perché vuole andare in guerra? Glielo ho domandato così, tanto per domandare, perché dal suo viso raggiante ho capito che aveva pronte mille risposte. Mi disse che lo faceva per poter dire un giorno ai suoi figli che anche lui aveva fatto la sua parte. Con la mia mano di vecchia ho tracciato una croce tremante sulla sua fronte”.
Augusto morirà appena due mesi dopo, il 31 maggio 1848, dopo aver riportato una brutta ferita al ventre nella vittoriosa battaglia di Goito (Prima Guerra per l’Indipendenza).
“Alla notizia – si legge nel libro “Antonio Rosmini e il Marchese Gustavo Benso di Cavour” di Massimo Tringali – Camillo, che si trovava nella redazione del Risorgimento, si accasciò sul pavimento in preda a grande dolore e sgomento… Per tutta la vita conserverà in un’urna di vetro posta sotto il suo letto, l’uniforme ancora macchiata di sangue del nipote…”
La bisnonna Filippina, per il dolore, non scriverà più nulla sul suo diario, che rimane fermo alla data di quel giorno.
Riposa nella cappella funeraria dei Benso a Santena. Sarebbe diventato il 9° Marchese di Cavour, titolo passato all’unico fratello Ainardo, rimasto celibe, e, per questo, ultimo marchese con diritto di successione per primogenitura maschile.