Museo "CABURRUM"
Il nuovo MUSEO, nato dalla collaborazione tra il Comune di Cavour e la Soprintendenza per i Beni Archeologici del Piemonte e del Museo Egizio di Torino, con il finanziamento del Settore Musei della regione Piemonte e della Compagnia di SANPAOLO, presenta i reperti archeologici recuperati nel corso di rinvenimenti casuali ed indagini mirate nel territorio di CAVOUR.
Illustra i diversi aspetti dell'occupazione umana, preistorica e storica della ROCCA e della piana circostante.
Il percorso si articola in varie sezioni, dalla preistoria all'alto Medioevo e costituisce una tappa della visita alla Riserva Naturale Speciale della Rocca di Cavour.
Il Museo è allestito all'interno di uno degli ambienti annessi alla medievale Abbazia di Santa Maria (fondata dal Vescovo di Torino Landolfo nel 1037), anticamente usato come tinaggio (locale coperto in cui venivano depositati i tini per la pigiatura delle uve).
La sala al piano terra, inaugurata lo scorso, 21 giugno, è dedicata al Municipio romano di FORUM VIBII CABURRUM, fondazione legata alla presenza nell'area di un luogotenente di Giulio Cesare, governatore della Gallia Cisalpina tra il 45 ed il 44 a.C. Caio Vibio Pansa, Console del 43 a.C.
Il Museo stesso sorge sul sito dell'antica città, come ha mostrato il rinvenimento di strutture, presentate al pubblico in occasione della ristrutturazione dell'edificio.
Nel Museo sono ospitati numerosi oggetti, in gran parte provenienti da corredi tombali, ma anche da strutture insediative recentemente esplorate nell'ambito extra urbano, ed un ampio lapidarium, comprendente iscrizioni a carattere pubblico e privato dall'età romana all'alto medioevo. (I - VI / VII sec d.C.)
Sussidi didattici accompagnano il visitatore nella ricostruzione delle vicende storiche e nella presentazione delle testimonianze materiali che documentano periodi più antichi di questo territorio, posto a cerniera tra le valli alpine e la pianura, lungo percorsi da sempre sfruttati per i commerci e l'approvvigionamento di materie prime tra le Gallie ed Augusta Taurinorum. Un’opera che il paese attendeva da anni e che si è concretizzata grazie all’intervento delle amministrazioni Comunali succedutesi negli anni, delle Soprintendenze ai beni Architettonici, Archeologici e Culturali, della Regione Piemonte e all’impegno della Compagnia di San Paolo. Il museo aprirà ogni week-end.