161 - Cavour, 26 agosto 1979: il discorso del Cav. Giuseppe Bruno per l'inaugurazione del Monumento all'Alpino
“Autorità Religiose, Civili e Militari, Alpini, artiglieri e genieri alpini, Mutilati e Invalidi di guerra, gloriosi cavalieri di Vittorio Veneto, Combattenti e Reduci, ex Internati, Associazioni d’arma consorelle, simpatizzanti, concittadini, il Gruppo Alpini di Cavour mi incarica di dare a tutti il “benvenuto” e, nella mia qualità di Capo Gruppo, sono lieto ed onorato di assolvere tale compito.
Da tempo desideravamo il nostro monumento, e per anni ci siamo impegnati e sacrificati per averlo.
Noi Alpini siamo tutti d’un pezzo, “duri come la roccia delle montagne su cui ci arrampichiamo” è stato detto. Adagio, misurando i passi e le forze, impegnandoci di persona, confortati dalla simpatia di molti e dall’aiuto dei soci, del Comune e di qualche generoso simpatizzante, abbiamo realizzato quanto altri comuni viciniori hanno da anni.
Ci sono ancora delle pendenze da coprire e delle migliorie da apportare, ma il più è fatto; ne siamo contenti e speriamo fermamente di riuscire a completare l’opera.
E oggi, finalmente, è la giornata dell’inaugurazione.
A nome mio personale e del Comitato esecutivo ringrazio tutti i convenuti per la presenza veramente gradita.
Un grazie particolare per la comprensione e l’aiuto, oltre che per la presenza, ai signori ufficiali di qualunque Arma e Specialità (sia detto per inciso, noi Alpini siamo lieti ed orgogliosi di avere tra noi i nostri Ufficiali che abbiamo visti Comandanti di plotone, di compagnia, dei nostri ferrei battaglioni e batterie, i Comandanti di Reggimento, di Brigata, di Divisione e di Corpo d’Armata), ma siamo onorati di vedere altresì gli Ufficiali ed i Comandanti le Batterie, gli Squadroni e le Legioni degli altri Corpi.
Un grazie “alpino” al Comandante la Brigata Alpina Taurinense ed al Comandante del Battaglione “Susa” per la presenza e per averci mandato il picchetto armato di ben 27 alpini diretti da un ufficiale; un grazie anche a questi ragazzi che hanno sfilato con noi “veci” per le vie di Cavour. Ad essi il Gruppo desidera offrire una medaglia-ricordo.
Estendo il ringraziamento ai Cappellani Militari ed al Sig. Vicario di Cavour, all’Arma dei Carabinieri, al Presidente della Sezione Alpini di Pinerolo che ci è sempre vicino, ed al Presidente della Federazione Provinciale Combattenti e Reduci che ci accompagna con la sua simpatia.
Spero di non dimenticare nel mio saluto e nel mio ringraziamento alcune delle Autorità Civili qui convenute: da S.E. il Prefetto dott. Veglia, al Consigliere Regionale comm. Colombino in rappresentanza della Regione, ai Consiglieri Provinciali geom. Puddu e comm. Chiomio, al Presidente del Comprensorio di Pinerolo nonché Sindaco di Cavour comm. Fenoglio con la sua Amministrazione, agli ex Sindaci prof. Boyer, dott. Borgna, geom. Rivoira, che con la presenza oggi, con l’aiuto e la comprensione ieri, oggi e, ci auguriamo, domani, ci sono, ci sono stati e ci saranno vicini nel compimento dell’opera, come nella presente celebrazione.
Il benvenuto ed un grazie sentito all’amico cav. Uff. Giulio Salusso Presidente Società Famiglie Piemontesi e Famiglia Siciliana, segretario del Circolo Trentino di Colonia Tirolese Cordova - Argentina, che ci porta il saluto affettuoso e nostalgico dei Gruppi Alpini della Provincia di Cordova.
A questo punto mi sia consentito indirizzare un doveroso, pubblico ringraziamento ai soci, ai simpatizzanti, al personale comunale, ed a quanti hanno contribuito con offerte in denaro, in materiali, in lavoro: senza questo contributo spicciolo, personale, costante, si sarebbe fatto ben poco.
Un grazie personale a tutti i membri del Comitato organizzatore che, specialmente in questo ultimo periodo, non hanno lesinato tempo, forze, denaro, ed al prof. Ermanno Buffa di Perrero – figlio della nostra Medaglia Oro e Argento. R. Col. Carlo Buffa di Perrero, - per l’aiuto ed il sostegno morale, agli Amici della Rocca per l’appoggio, alla Fanfara della Sezione Alpini di Pinerolo, al Coro “Ij cantor dla Roca” che hanno resa viva la celebrazione.
Telegramma Generale Gandolfo “impossibilitato a partecipare ringrazio e saluto”.
Un caldo ringraziamento all’aviazione che ha voluto inviarci il suo saluto aereo con omaggio floreale.
Signor Sindaco, mentre rinnovo al Lei, all’Amministrazione attuale ed alle precedenti, il vivo ringraziamento dell’A.N.A. per la comprensione, la benevolenza, l’aiuto offerti, ho l’onore di consegnarle il Monumento all’Alpino, perché diventi patrimonio comunale.
Lei sa perché l’abbiamo voluto e quali valori, al di là di ogni retorica, vogliamo evidenziare ed esaltare attraverso l’opera.
Confidiamo, pertanto, che il Monumento sia mantenuto sempre nel decoro e con il rispetto dovuti”.
Il Presidente
Bruno Giuseppe
Capo Gruppo Alpini di Cavour
e Presidente Associazione Nazionale
Combattenti e Reduci Sezione di Cavour
Madrina fu la Sig.ra Ornella Vagliengo, figlia di un grande invalido di guerra.
Il 40° anniversario dell’opera (che fu realizzata in pietra di Vicenza e rappresenta un alpino intento a scalare una montagna) è stato ricordato con una cerimonia tenuta dall’Amministrazione Comunale e dal Gruppo Ana di Cavour, con la partecipazione, fra gli altri, di autorità civili e militari.