I Presidenti della Proloco
CAV. GUIDO FERRERO
Già presidente dei "comitati festeggiamenti e del carnevale" fu il primo Presidente della Pro Cavour nominato nell'assemblea dei soci il 19/12/1956. Nato nel 1899 a Moretta, fu allievo dei salesiani nell'oratorio di Valdocco dove conobbe il grande missionario don Cimatti. In quegli anni preziosi apprese molte attività che gli furono utili nell'impegno sociale a Cavour.
Per anni diresse la Filiale di Cavour della C.R.TO. Dotato di grande comunicativa e ispirazione poetica, scrisse diverse poesie e canzoni; la più nota: "Lé Cavour nà sitadina" si sente ancor oggi cantare. Fu anche l'animatore della compagnia di teatro, nonché autore di pregevoli saggi recitati dalla compagnia stessa.
Avviò il motore della Pro Loco dandole la prima impostazione organizzativa negli organici e nella gestione, in sostanza ne disegnò il progetto sul quale tutti i successori continuarono la costruzione.
Grande appassionato di pesca morì mentre esercitava il suo sport preferito nelle acque di Cantogno il giorno di Ferragosto del 1978.
GEOM. COMMENDATOR FRANCESCO RIVOIRA
Sindaco dal 1946 al 1960 (fu il primo dopo il fascismo) e Presidente della Proloco dal 1959 al 1964. Per due anni ricoprì il doppio incarico.
Sotto la sua amministrazione si costruì la strada sud della Rocca, e Cavour raggiunse la notorietà nazionale per la pseudo scoperta dell'uranio sotto la Rocca.
Di poche parole ma di grande carisma e signorilità, il Comm. Rivoira condusse il Paese e la Pro Loco con grande rigore, attentissimo a tutto ciò che poteva essere una spesa superflua: eravamo nel difficile periodo della ricostruzione dell'Italia dopo gli eventi bellici.Come Presidente della Pro Loco sviluppò la tradizione dei fuochi artificiali nelle feste di Pasquetta e S. Lorenzo. Morì per incidente stradale al bivio della strada di Villafranca nel 1983
MAESTRO ELIOS MARCHESA ROSSI
Subentrò, facente funzioni nel '64, al Cav. Rivoira e poi per nomina nel '65. Uomo molto intraprendente e sportivo, faceva l'arbitro di calcio in serie "D" ed il subacqueo, durante la guerra fece parte dei leggendari "incursori subacquei" . Nato nel 1923, insegnante elementare, usava per quei tempi sistemi didattici decisamente innovativi. Ai collaboratori, ma soprattutto ai ragazzi trasmetteva una forte carica di coinvolgimento in tutte le attività .
Fu anche l'organizzatore ed il primo gestore della biblioteca comunale.Nel periodo della sua presidenza si ricorda in particolare l'iscrizione della Pro Cavour all'albo nazionale delle Pro Loco nel 1965, ed il memorabile Carnevalone del 1966. E' scomparso nel giugno del 2002 a Tortora in Calabria dove si era ritirato in pensione.
CAV. EDMONDO DESTEFANIS
L'indimenticabile "Mondo". Uomo di raffinata discrezione e di grande sensibilità. Un filosofo della vita. Nutriva un grandissimo amore per il nostro paese, per la cultura ed in particolare per la musica lirica.
Nato nel 1916, sopravvissuto alla tremenda esperienza dei campi di prigionia in guerra, non appena rientrato a casa, per dimenticare quegli orrori, si rituffò con forza nel lavoro (era un sarto amato e stimato) e nelle attività di volontariato del nostro paese.
Fu dirigente dell'Azione Cattolica, Amministratore Comunale, commissario dell'Ospedale, nonché primo attore della compagnia teatrale, dirigente dell'AVIS ma soprattutto della Pro Loco.
Viene eletto Presidente nel 1967, e con lui nasce la Pro Loco moderna, non più solo organizzatrice di grandi feste, ma promotrice di attività culturali di tante azioni per valorizzare la storia, i monumenti e la realtà locale.Le attività svolte con lui alla Pro Loco sono innumerevoli, in modo particolare si deve a lui la creazione del Museo, la salvaguardia e il mantenimento dell'Abbazia, ed il riconoscimento della Rocca ad Oasi Naturale, primo passo per l'avvenuta realtà del Parco Regionale.
Lasciò la Presidenza nel 1979 continuando sino all'ultimo la collaborazione con la Pro Loco e ci lasciò per sempre il 16 settembre 1991.
NANNI VIGNOLO
Dal 1979 al 2003.
E' prematuramente scomparso il 4 ottobre 2008, dopo grave malattia che lo ha colpito il 10 febbraio 2006 ad una settimana esatta dal suo trionfale ingresso in Cavour come tedoforo della Fiaccola olimpica.
“NANNI "Prolochiano" per passione gestisce anche, nei ritagli di tempo, un'oreficeria.
Nato nel 1946, una classe di razza della prima generazione dell'era atomica ( con l'atomica ha in analogia la forza di....rompente a vasto raggio). Presidente in carica, succede al Cav. Destefanis nel 1979.
Da buon condottiero trascorre un primo anno di relativa calma e preparazione, (in gergo si chiama tattica di avvicinamento) nel mentre costituisce una nuova compagnia di ...... guastatori.
Poi va all'attacco e dall'80 in poi è un susseguirsi di azioni, sempre all'assalto, lui in testa e gli altri a seguirlo. Iniziano le grandi conquiste: la Pedala, Tuttomele, il Campeggio, l'Ufficio Turistico, l'Abbazia, etc. etc...
Come l'altro grande condottiero è sempre in prima linea, è li che: incita, impreca, rabbonisce, maltratta: ed i suoi "Grognards" , bofonchiando, comunque lo seguono.
Alcuni suoi valorosi si sono persi per strada , ma molti veterani della "vecchia guardia" con l'aggiunta di alcuni giovani rincalzi fanno quadrato. Dove arriverà? S. Elena è ancora lontana.
Nanni Vignolo è "anche" Presidente dell'UNPLI PIEMONTE e Vice Presidente Nazionale dell'UNPLI.
"Non è facile in questo, triste e doloroso momento, prendere la parola per ricordare la figura del nostro amico Nanni.Ma è doveroso salutarlo, non solo con il sincero e struggente abbraccio che arriva dal profondo dei nostri cuori, ma anche con il ripercorrere con tutti voi, un cammino che lo ha visto protagonista, dapprima nel gruppo di amici della Procavour e poi via via, con un orizzonte sempre più ampio, sino alla Vice Presidenza Nazionale delle oltre 6 mila Pro Loco italiane. Allievo Salesiano a Perosa Argentina, iniziò subito l’apprendistato nello speciale lavoro di artigiano orefice, sobbarcandosi lunghi anni di sacrifici e rinunce sino a ritornare al negozio di famiglia che allargherà poi con l’estensione in quel di Villafranca. Il lavoro, negli anni giovanili, è stato alternato alla pratica sportiva dapprima come valente giocatore del Cavour Calcio e poi come arbitro nelle varie categorie. Il formare una nuova famiglia con Ida, ha coinciso con l’inizio dell’impegno in Pro Loco, sotto l’ala del suo Maestro Cavalier Destefanis, cui successe come Presidente nel 1979, con l’aiuto del mai dimenticato Michele Martini. Da allora solo la malattia, crudele e traditrice, lo ha fermato. Furono anni che l’amicizia, il confronto, lo spirito creativo, le capacità battagliere, hanno portato Nanni a guidarci in iniziative importanti per il nostro paese, i cui frutti continuano a maturare a beneficio di tutta la collettività: Nanni ha guidato per 22 anni una associazione che si è migliorata anche per la Sua capacità di saper affrontare il dialogo, e se necessario lo scontro, in totale libertà e franchezza, clima che ha determinato la nascita e la sopravvivenza di un gruppo coeso e motivato.Ha saputo valorizzare sia le capacità e l’esperienze di ciascuno, come indirizzare i più giovani verso un impegno volontario, spesso poco gratificato.Quando ha visto che il suo lavoro si era completato, ha passato la mano per affrontare altri e più impegnativi traguardi con l’UNPLI del Piemonte e con l’Unpli Nazionale.Ha dato impulso allo sviluppo della formazione, mettendoci non solo le doti carismatiche di trascinatore, ma anche quelle meno appariscenti di organizzatore e profondo conoscitore degli uomini e donne che lo circondavano.Purtroppo quando, dopo tante fatiche, che, non dimentichiamo, dovevano conciliarsi con il suo lavoro professionale e con la cura, sempre presente delle sua famiglia e della Sua anziana mamma, aveva raggiunto un apice di grande soddisfazione con l’ingresso in Cavour quale tedoforo della fiaccola Olimpica all’arrivo della medesima nella Provincia di Torino, l’attacco del male l’ho ha colpito in modo proditorio ed inatteso come sono spesso le situazioni della vita.Non si è dato per vinto, ha profuso un impegno ammirevole per ancora esserci, sottoponendosi a dure cure riabilitative, sino ad un successivo attacco che l’ho ha prostato ma non domato.Solo la morte ha potuto staccare il pensiero di Nanni dai suoi 3 impegni: la famiglia, il lavoro e le Pro Loco.
GIANCARLO CANGIALOSI
Presidente dal 2003 al 2017 (maggio), Ex Dirigente ITALGAS.
"importato" a Cavour a causa dei lavori ITALGAS, non ha più lasciato il paese innamorandosene e trovando moglie.
Per anni fedele collaboratore di Nanni e già Vice Presidente. è uno dei "due vecchi" (con Giulio BRARDA) di più longeva militanza, entrambi sono entrati in proloco nel 1966.
Dal 2017 al 17 maggio ha ricoperto la carica di Vice Presidente.
Il 17 maggio 2022 lìAssemblea dei Soci lo ha acclamato all'unanimità PRESIDENTE ONORARIO
MARCELLO BRUNO
Dal maggio 2017
Il 28 maggio 2017 viene eletto Presidente. Nato nel 1970, è stato uno degli animatori negli anni '90 dei Giovani della Procavour assieme all'attuale Vice Presidente Vicario Marco Chiappero.
Di professione perito tecnico industriale prosegue sulla scia dei suoi predecessori a sviluppare le iniziative per valorizzare CAVOUR.
A lui va ascritta la determinante volontà di ottenere la qualifica NAZIONALE per TUTTOMELE.
Sotto la sua Presidenza nel 2022 la Procavour si trasforma in Associazione di Promozione Sociale del Terzo Settore con PERSONALITA' GIURIDICA
il 17 maggio 2022 viene riconfermato PRESIDENTE per il triennio 2022-2025
A 40 ANNI DALLA FONDAZIONE LE TESTIMONIANZE DEI PROTAGONISTI:
**intervista con il Geom.Ponte
(Geom.Walter Ponte Segretarioe factotum della Pro Loco di CAVOUR dalla Fondazione al 1970)
Per avere alcune testimonianze sulla nascita e sui primi passi della Pro Loco di Cavour siamo andati a sentire le testimonianze dei protagonisti. Il geom. Walter Ponte 1^ segretario della Pro Cavour : "La nascita della Pro Loco è molto più banale di quello che può sembrare. A Cavour esisteva già sin dai primi anni del dopoguerra un Comitato che si interessava di festeggiamenti e piccole manifestazioni. Questo Comitato formato da pochi volenterosi, girava i bar e i negozi a chiedere finanziamenti ed offerte per sovvenzionare la festa di Pasquetta e San Lorenzo.
Il lavoro di chiedere offerte era il più ingrato di tutti, la generosità non era moltissima e a volte si era anche trattati male.
Grazie al mio lavoro di tecnico comunale avevo avuto notizie che l'Ente Provinciale del Turismo di Torino dava contributi alle associazioni Pro Loco.
Ne parlammo in Comune e l'allora sindaco Francesco Rivoira propose la costituzione della Pro Loco che nasceva come continuazione del predetto Comitato festeggiamenti.
L'E.P.T. ci fornì lo statuto e arrivarono anche i primi contributi, se non ricordo male L.100.000, che per allora erano un piccolo capitale.
Con qualche soldino in più si potevano fare manifestazioni più belle, ecco i fuochi artificiali, sia a Pasqua che a San Lorenzo, i primi Carnevali, il ballo pubblico di Ternavasio, ecc....
I problemi però non mancavano, la gente impegnata a organizzare era sempre poca.
Ricordo che più di una volta mi è capitato di organizzare la corsa nei sacchi a San Lorenzo: dando il via alla partenza dal Gerbido e poi giù di corsa anch'io precedendo i concorrenti per vedere chi arrivava in piazza prima Sforzini per poter poi consegnare i premi, tutto da solo una bella faticaccia !
Ma la Pro Loco non organizzava solo feste era anche un po' la longa manus del Comune e interveniva per suo conto quando questo, magari per difficoltà burocratiche era impedito.
Ecco infatti che la Pro Cavour ha svolto un ruolo importante nella costruzione della strada sud della Rocca.
L'associazione raccolse tutta una serie di contributi che venivano offerti per questa iniziativa e, mentre il Comune si fece carico del pagamento dei terreni, la Pro Loco pagò una buona parte dei lavori di costruzione della strada."
Chi erano le persone che più collaboravano ?
Risponde ancora il geom. Ponte "Come ho detto non eravamo in molti a lavorare, io come tecnico del Comune facevano tutto quello che potevo, Beppe Bruno anche lui lavorando in Municipio dava una mano, Pasquale Flesia era uno dei più attivi assieme al maestro Elios Marchesa Rossi (che poi diventò Presidente)