39 - Emilio Massa', un "sott'ufficiale gentiluomo" a Cavour
Emilio Massà fu sott’ufficiale di Marina a La Spezia, dove nacque nel 1909.
Partecipò alla Seconda Guerra Mondiale, prima in India e poi negli Stati Uniti. Fu prigioniero degli inglesi per 3 anni e subì anche un affondamento della propria nave, al quale solo in tre sopravissero.
Finita la guerra iniziò il suo lavoro in Prefettura come Capo dell’Archivio di Gabinetto del Prefetto: come tale, era l’unica persona autorizzata ad aprire le riservatissime ministeriali in triplica busta e decidere, se era il caso, anche di svegliare il Prefetto.
Nel 1937 sposò la cavourese Giuseppina Perassi da cui non ebbe figli. Collezionava francobolli e monete antiche, amava molto i viaggi e gli animali domestici: conosciuto da tutti era il suo affezionatissimo cane, invecchiato con lui, sempre accovacciato nella pubblica Via Roma, a perenne guardia del portone del suo padrone.
Molti cavouresi si rivolgevano a lui per il disbrigo di pratiche a Torino e lo ricordano ancora per la sua disponibilità.
Andato in pensione, si dedicò volontariamente al riordino dell’Archivio Storico del Comune di Cavour.
Morì nel 1992.
Quel suo andare a spasso tranquillo per il paese “…con il pane fresco sotto il braccio, con le mani giunte e le dita incrociate per strofinarsi di continuo le palme, con quell’aspetto gentile e dignitoso nonostante che le spalle tradissero il peso di una grande disciplina e di varie vicende…” affascinò un giornalista de “L’Eco del Chisone” che, alla fine degli anni ottanta, gli dedicò sul giornale uno spazio-immagine, definendolo tra l’altro “…parte della poesia e della storia di Cavour, un paese da conservare!”.