Il Centro Storico
Già nella centralissima Piazza Sforzini, dedicata al partigiano Alfredo Sforzini M.O. al Valore Militare,lì impiccato dai Tedeschi il 21 dicembre 1943, possiamo ammirare il Palazzo Comunale, settecentesco, sulla cui facciata sono collocati i busti di GIOVANNI GIOLITTI e del Conte CAMILLO BENSO, inaugurati nel 1952 alla presenza del Presidente della Repubblica Luigi Einaudi. Le epigrafi furono dettate da Benedetto Croce.
Di fronte, il Palazzo dei Conti Bottiglia di Savoulx, edificio a destinazione residenziale di carattere signorile antecedente al 1750.
Al centro della piazza il Monumento ai caduti inaugurato nel 1920.
L'Ala Comunale (tettoia per il mercato) risale al 1583.Sulla facciata un affresco settecentesco raffigurante S. Lorenzo, patrono del paese; sotto il porticato, nella parte anteriore, l'antica lapide con iscrizione in latino dedicata a Bernardino II, l'ultimo della stirpe dei Signori di Racconigi che governarono Cavour dal 1433 al 1605.
La visita al Centro Storico continua verso Piazza S. Lorenzo, dove si trovano:
La Chiesa Parrocchiale di S. Lorenzo, costruita nel 1700 sull'antica Cappella della Concezione. Da vedere il prezioso soffitto a cassettoni con rosoni in legno dorato, eseguito, come il bel campanile, su progetto dell'Ing.Arch. Amedeo Peyron nella seconda metà dell'Ottocento. Vi si possono ammirare dipinti di Defendente Ferrari, del Morgari, del Buccinelli, oltre a diversi bellissimi stucchi opera degli scultori Brilla e Sassi.
Nel battistero, racchiuso da una cancellata di rara bellezza, un prezioso fonte battesimale del XVI secolo con l'arma dei Signori di Racconigi.
" Sulla Casa-forte degli Acaja-Racconigi, costruita intorno al 1545 da Claudio di Racconigi,una lapide ricorda la storica "PACE DI CAVOUR"- ivi sottoscritta - un trattato di oltre 20 capitoli con cui il Duca Emanuele Filiberto di Savoia concedeva per la prima volta "diversi privileggij" ai Valdesi.
"La fontana "romana" è stata costruita nel 1829 sul luogo dove si pensa esistesse una piscina o un bagno romano, grazie ad una lapide ritrovata nel 1552 e attualmente custodita dalla Sovraintendenza di Torino. Su questa lapide sta scritto del "balineum et piscinam" che ATTIA, sacerdotessa della dea Drusilla, avrebbe donato ai cavouresi suoi concittadini nel I secolo d.C.. La scritta attuale sulla fontana è dell'insigne latinista Carlo Boucheron.
Proseguendo a lato del campanile ottocentesco su cui spicca dal 1986 un mosaico di fattura fiorentina raffigurante la Madonna Consolata, si può procedere alla visita della Rocca salendo la cosiddetta Scala Santa.
Sulla nostra sinistra Villa Giolitti, parte integrante della Riserva Naturale della Rocca.