132 - Don Dassano e i giovani Giovanni Bosco e Giuseppe Cafasso
Erano quasi coetanei Giovanni Bosco e Giuseppe Cafasso, il primo nato nel 1815 ai Becchi (frazione di Castelnuovo d'Asti) e il secondo nato nel 1811 a Castelnuovo d'Asti.
Don Bartolomeo Dassano (1796-1854), per vent'anni Vicario di Cavour, era stato prima parroco di Castelnuovo d'Asti dove Giuseppe Cafasso aveva appena ricevuto la divisa clericale e Don Bosco (più giovane), appoggiato fortemente dalla madre, supplicava di essere ammesso a scuola da lui due o tre volte alla settimana.
Mentre per il Cafasso, don Dassano accetterà di dirigerne per due anni gli studi teologici, per Giovanni Bosco preferirà (per mancanza di tempo) raccogliere denaro per farlo ammettere alla scuola di Chieri, non senza aver notato prima che "Bosco non solo sapeva recitare il catechismo, ma lo cantava!".
Don Giuseppe Cafasso compì un gran bene nella Città di Torino, come cappellano delle carceri (era soprannominato il "prete della forca" essendo salito per ben 68 volte con i condannati sulla carretta che li conduceva al patibolo) e come maestro di Teologia Morale nel convitto della Consolata. Sostenne e incoraggiò Don Bosco nella fondazione delle opere a favore della gioventù..Morì nel 1860, proclamato Beato nel 1925 e Santo nel 1947.
Don Giovanni Bosco divenne sacerdote nel 1841. Avendo notato fin dalla più giovane età che "...i prelati, pur dotti, caritatevoli ed esatti in tutti i loro doveri", tenevano un contegno sostenuto e poco accostevole ai ragazzi che invece avevano bisogno di atteggiamenti amorevoli per "piegarsi" e poter migliorare, pur consapevole che "a quei tempi si credeva che una simile gravità fosse il vero contegno delle persone di Chiesa", sostenuto profondamente dal Cafasso, scelse di educare soprattutto i giovani scapestrati, poveri, disoccupati e vagabondi, pur incontrando sulla strada rifiuti, indifferenza e anche minacce.
Anche il giovane GIOVANNI BIMA di CAVOUR ricevette l'istruzione e la formazione professionale al Centro Scuole Professionali "Valdocco" (il Collegio degli Artigianelli, fondato dal Santo). Fu anche componente della Banda Musicale voluta da Don Bosco e, a scuole ultimate, aprì la famosa tipografia e studio fotografico a Cavour nell'allora "contrà dij masej" (ved. curiosità 38).
Don Bosco morirà nel 1888, proclamato Beato nel 1929 e Santo nel 1934.
Per il bicentenario della nascita, quest'anno grandi celebrazioni della Congregazione Salesiana, presente e operativa nel settore umanitario, sociale ed educativo in quasi tutte le nazioni del mondo, come riconosciuto anche dalla consegna del Premio Internazionale "Piemontesi nel mondo" nel 1988.
A Cavour, in più di cento anni, parecchie le vocazioni salesiane da ricordare: Padre MASSIMINO (missionario a Hong Kong in Cina), Don CHIAFFREDO SCALERANDI (professore all'Istituto Salesiano di Casale), Don DOMENICO GARBERO (professore a Bra), Don PIETRO GARBERO (missionario alle Isole Filippine), Don FRANCESCO DALMAZZO (fra l'altro fondatore della Casa Salesiana di Londra, testimone di un miracolo di Don Bosco), Don BOIERO LUIGI, Don ALDO BAROTTO (direttore dell'Istituto Salesiano di Cumiana) e alcune FIGLIE DI MARIA AUSILIATRICE.
Don Bartolomeo Dassano, nativo di Cambiano (To), parroco di Castelnuovo d'Asti dal 1827 e di Cavour dal 1834 al 1854 (anno della sua morte), fu fondatore del locale Asilo Infantile (ved. curiosità 17) nel 1848, coadiuvato dal teologo cavourese Don Giuseppe Sciolla e sotto la guida dell'Abate Antonio Rosmini. A Cavour gli è stata dedicata una via, mentre nella Parrocchiale, una epigrafe posta dal Municipio, ricorda per sempre il suo profilo di Buon Pastore.
Castelnuovo d'Asti oggi, in onore al Santo, è diventato CASTELNUOVO DON BOSCO (Asti).