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83 - Anche le mele di Garnier-Valletti nella rinascita economica del Piemonte che preluse al Risorgimento

83 - Anche le mele di Garnier-Valletti nella rinascita economica del Piemonte che preluse al Risorgimento

“La prima esposizione orticolasi legge su una relazione del Lions Club Torino Valentino nell’anno 1994 – deliberata  dalla Regia Accademia dell’Agricoltura di Torino (allora Regia Società Agraria), nella seduta del 30/09/1850, per suggerimento del socio Conte Camillo Benso di Cavour allora Ministro dell’Agricoltura, si aprì il 16/05/1851 nel cortile del Palazzo della Regia Accademia delle Scienze.

La manifestazione, nuovissima per il Piemonte e di enorme successo, fu il mezzo per far conoscere le migliori varietà di frutta che si andavano coltivando nel Piemonte stesso.
Tale iniziativa creò l’ambiente adatto al progresso frutticolo, suggerendo poco dopo, la costituzione, nel 1857, della Società del Museo Pomologico, allo scopo di conservare in una raccolta speciale i modelli di tutti i frutti che si coltivavano allora nei Regi Stati. Il Garnier-Valletti fu nominato modellatore ufficiale di tale Museo…”.
Il Cav. Francesco Garnier-Valletti, nato a Giaveno nel 1808, era stato notato a Milano dal governatore austriaco che lo aveva introdotto presso la corte di Vienna. Qui in poco tempo si era imposto come maestro indiscusso nella preparazione di frutti artificiali, tanto da essere invitato a San Pietroburgo, alla Corte degli Zar.
Nel 1848, dopo dodici anni, era tornato a Torino, dove, dedicandovi tutta la sua vita, aveva realizzato più di 2000 esemplari “perfetti per la forma, peso e colorazione”, servendosi di resine, gomme, gesso e polvere di alabastro, riuscendo a imitare così bene i frutti veri da essere citato come un vero “Canova di mele e pere”.
Divenuto professore di Pomologia artificiale partecipò a tutte le esposizioni Nazionali e Internazionali mettendo in difficoltà le giurie (che non riuscirono a distinguere i suoi frutti da quelli veri) e riportando i massimi premi: 34 medaglie e parecchi diplomi.
Oggi, una collezione di mille e più di questi frutti artificiali (documentazione preziosa anche delle numerose varietà esistenti allora) è esposta al Museo della Frutta di proprietà della sezione operativa di Torino dell’Istituto Sperimentale per la Nutrizione delle Piante.
Nel 1994, la Procavour si era prodigata per ottenere che le mele di Garnier-Valletti venissero in trasferta a Cavour, “Capitale della Mela”.
Così circa 200 esemplari avevano fatto bella mostra di sé alla 15° edizione di “Tuttomele”.
 
 

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