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07 - Citta' e Proloco OSPITI

Gli ospiti di quest'anno saranno MELISSA (Calabria) - UTA (Sardegna) - RIBERA (Agrigento) - CASAPROTA (Rieti)

MELISSA

Il 1° Giugno di quest'anno CAVOUR, finalista di MEZZOGIORNO in FAMIGLIA, si battè in finalissima contro MELISSIA, provincia di CROTONE. Erano appena trascorsi pochi minuti dalla conclusione della trsmissione che il nostro Presidente ricevette una chiamata di congratulazioni: signorilmente il SIMDACO di MELISSA Giuseppe BONESSI, chiamava per farci le sue felicitazioni. Da allora una chiamata tira l'altra sino a quando gli amici di MELISSA hanno accettato l'invito a venire a CAVOUR come ospiti di TUTTOMELE.
Melissa è un tipico esempio di borgo feudale, arroccato sui fianchi di un'altura a forte pendio, con strade che si articola­no in numerosi tornanti. Conserva un'affascinante centro storico, con viuzze strette percorribili solo a piedi e che vive da anni un forte processo di abbandono dovuto all’emigrazione ed al trasferimento sulla costa degli abitanti. L’abbandono è stato causa del forte degrado che interessa il borgo antico per il quale il Comune si è impegnato in una campagna di acquisti degli immobili abbandonati per il loro recupero e la realizzazione di una comunità ospitale nell’ambito del progetto “Borghi Autentici”, e cede alcune di queste case a prezzi vantaggiosi ai turisti che volessero acquistarle per ristrutturarle. Le numerose grotte sparse nel caseggiato costitui­scono la traccia sensibile della difficile realtà contadina che in passato ha caratterizzato questo paese. Vale la pena farsi una passeggiata partendo dalla "piazza del Popolo" salendo verso i ruderi del Castello e attraversando l'antico borgo ci si può fermare per visitare "Palazzo Ferraro" di recente ristruttura­zione, destinato ad ospitare "Il Museo della Civiltà del Vino" e la mostra permanente “Melissa 1949-1979” con foto di Ernesto Treccani e Toni Nicolini, l'Antico Frantoio (Museo dell’Archeologia Industriale) e la Chiesa di S. Giacomo del XVI sec., senza rinunciare a salire sulla spianata dei muri del Castello appartenuto allo spietato conte Campitelli dal quale scrutare le distese di lussureggianti di vigneti dove si coltiva il famoso vino “cirò doc” ed il “Melissa doc”, oltre alle colline coperte di uliveti e macchie di intensa vegetazione mediterranea.

Durante la passeggiata è facile imbattersi ,nell'ospitalità delle signore melissesi le quali fanno degustare prodotti della enogastronomia locale come pane, formaggi e vino.
Melissa è nota per i tragici fatti del 1949 quando alcuni contadini che occupavano le terre del Barone Berlingieri perirono sotto i colpi della polizia. L'eccidio dei contadini di Melissa avvenuto sul fondo Fragalà è oggi ricordato dal “bronzo” realizzato dall'artista Ernesto Treccani.
L'antico borgo di Melissa si lega alla parte più moderna del Comune: la Frazione Torre Melissa, località balneare adagiata lungo l’affascinante tratto di costa ionica con un mare incontaminato e cristallino. Sovrasta l’abitato della Frazione la poderosa “Torre Aragonese” di cui prende il nome. La Torre è un’affascinate esempio di torre difensiva e di avvistamento essa domina uno splendido panorama, che dal Promontorio Lacinio di Capo Colonna spazia fino all'altra punta di costa, punta Alice nel Cirotano. All'interno della Torre si può visitare il più completo “Museo del lavoro Contadino".
Dormire e mangiare: Hotel Melissa *** – tel/fax 0962.865569/70 – www.hotelmelissa.com; Hotel Napoleon *** - tel/fax 0962.865815 – www.napolenhoteline.com; Hotel Dolce stella ** – tel/fax 0962.865112 w.hoteldolcestella.it;  Residence Hotel LA ROTONDA ** tel 0962.865315 – fax 0962.865461 – www.hotellarotonda.it; B& B Isabella tel. 0962.835268 – 3398149650; B&B CONCORDIA tel/fax 0962.865043 – www.concordia.it; appartamenti: Agenzia Immobiliare ITS Calabria – tel/fax 0962.865173 – 3284697334 – www.itscalabria.it;  Ristorante tipico “il Conte di Melissa” tel.0962.865386 – fax 0962.865802.
Vini, olio e prodotti tipici: Cantine Riunite Cirò e Melissa tel/fax 0962.865857 – www.cantineciromelissa.it ; Cantina De Luca – Vini Biologici - tel. 0962.835803 fax 0962.835042 – www.cantinedeluca.com; Azienda Bruni Mario 1901 – tel/fax 0962.835383; Azienda Agricola Cav. Garrubba Giuseppe tel/fax 0962.835079 – www.cantinagarrubba.it; Consorzio prodotti tipici “Gusti Mediterranei SRL” tel/fax 0962.865552 – 3284566162 – www.gustimediterranei.net; Pastificio Paolo Maltese – tel/fax 0962865231; Azienda Agricola Del Conte – tel- 339.3512216;
COMUNE MELISSA: tel. 0962.835208-835801-865012 – fax 0962.835907-865743 – www.comune.melissa.kr.itinfo@comune.melissa.kr.it;
Melissa  è una località facilmente raggiungibile con ogni mezzo di trasporto. Infatti, Torre Melissa è servita da treni, autobus ed aerei che arrivano sul capoluogo calabrese, Crotone, dalle diverse parti d’Italia

UTA (Cagliari)
Il gruppo folklorico “Pro Loco Uta” fu fondato nel 1992 col nome “Città di Uta” da un gruppo di persone accomunate dalla volontà e dal desiderio di salvaguardare la sopravvivenza di alcune forme di espressione popolare sarda.
Esso veniva ad aggiungersi al numero di gruppi folcloristici locali che, fondati nel nostro paese a partire dalla fine degli anni ’60, nel corso del tempo, privilegiarono pressoché esclusivamente la divulgazione e la trasmissione di alcuni balli popolari della Sardegna.
Il 2002 fu un anno di rilevanti cambiamenti; i componenti del gruppo, stimolati dal confronto con l’operato di alcuni gruppi isolani e dalle costruttive critiche di esperti e appassionati conoscitori delle tradizioni popolari sarde, iniziarono a porre in discussione il proprio operato e si prodigarono a dare una nuova e migliore immagine e credibilità al gruppo.
Nello stesso anno il gruppo entrò a far parte della Pro Loco, mutò il proprio nome in quello attuale e iniziò ad ampliare il campo dei propri obiettivi.
Da allora tutti i suoi componenti portano avanti diversi progetti, che, attraverso un esame più attento delle fonti storiche e un’analisi più accurata della documentazione rimasta, erano finalizzati, da una parte, alla ricostruzione dell’evoluzione a cui l’abito tradizionale paesano è andato incontro tra la prima metà del 1800 e l’inizio del secolo scorso, dall’altra, alla riscoperta, alla divulgazione e alla trasmissione non più soltanto delle danze, ma anche delle musiche e del canto popolare sardo.
Per quanto riguarda gli abiti tradizionali oggi adottati, sia quello femminile, che quello maschile, sono principalmente frutto di una ricostruzione effettuata sulla base delle indicazioni fornite da Goffredo Casalis nel suo Dizionario storico e statistico del Regno di Sardegna, compilato nella prima metà dell’800 per volontà del re di Piemonte. Le donne, inoltre, possono indossare un modello che riproduce fedelmente un abito originale risalente all’inizio del ’900 ed appartenuto ad una nobildonna del paese.
info: www.prolocouta.it

RIBERA (Agrigento)
Comune di 118,67 Km2 con 19000 abitanti), 49 Km a Nord-Ovest di AGRIGENTO  a 223 metri s.l.m. fra i bassi corsi dei fiumi Magazzolo e Verdura, a 8 Km. dalla costa del Canale di Sicilia.Ribera è un Centro agricolo-commerciale e industriale. L’economia è di tipo prevalentemente agricolo (fragoline, mandorle, olive, uva, rinomate le arance Washington) e zootecnico. Presenti attività industriali (industrie alimentari, della carta, dei materiali da costruzione).
Nei pressi dell’abitato è stata ritrovata una necropoli Bizantina, che farebbe pensare all’antica città di Allava.In realtà Ribera venne fondata nel 1627 da Luigi Guglielmo Moncada, Principe di Paternò che l’appellò con il nome dalla moglie Maria Afan de Ribera. Successivamente venne in possesso del Duca di Ferrandina. Il Centro fu sempre fiorente grazie al suolo ferace e grazie alla sua posizione favorevole agli scambi commerciali, che ne caratterizzano ancora l’attuale realtà. Nel Centro si possono osservare permanenze urbanistiche seicentesche con espansioni e trasformazioni sette-ottocentesche. L’impianto è a scacchiera regolare con comparti a stecca aggreganti case a spina.
 
CASAPROTA (Rieti)
A pochi km da Rieti, una natura viva forgiata da una cultura millenaria, colline trafitte dal sole e colorate dalle stagioni, sapori e aromi che in tavola diventano tradizione gastonomica italiana; sorprese di una terra che è voluta rimanere fedele a se stessa, come la sua ospitale gente.
"Nel bel mezzo del cammin di nostra vita ci ritrovammo in un bellissimo paesino dell'alta sabina Casaprota..." si adagia sopra un'amena collina ìl "punto interrogativo", ebbene si, signori il nostro paesino assomiglia proprio ad un punto interrogativo, forse è per questo che ci poniamo sempre molte domande sui tanti perchè della vita, fino a distinguerci proprio per la nostra originalità.
Per saperne di più : proloco Casaprota  comune di Casaprota

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