Nata a Racconigi nel 1945, Adriana Giorda vive e lavora tra Torino, Bordighera e Gardone Riviera. Formatasi alla Scuola d’Arte di Castellamonte e al Liceo Artistico di Torino, ha tenuto trentacinque personali. Tra le più prestigiose vanno ricordate le due al Circolo degli Artisti di Torino (dove nel 1974 fu la prima donna ad esporre) e le tre alla Società Promotrice delle Belle Arti di Torino; accanto ad importanti gallerie di Torino, Milano, Genova e Aosta, nel suo curriculum appaiono sedi particolari, come il Casinò di Sanremo, il Castello di Guarene e quello della Costa di Cumiana, Palazzo Callori a Vignale, dove nel 1996 tenne una personale interamente dedicata a ballerine e fiori in occasione del Festival Vignale Danza, la Sala Mostre della Provincia di Cuneo e quella del Comune di Marentino, grandi alberghi come il Savoy Palace di Gardone.
Olio su tela, carboncino, china e tempera, litografia sono le tecniche di cui si avvale da sempre; di più recente introduzione sono il pastello e l’acquaforte.
“Saper vedere il mondo, qualsiasi angolo di qualsiasi zona del mondo d’oggi, non è facile ad un pittore. Lo deviano e lo disturbano gli eccessi della comunicazione visiva, lo intrigano mode disperanti e caduche, sempre meno lo attrae il viso stesso dell’uomo. Adriana Giorda crede. E si sente, vedendo le sue opere, quanto e come creda ancora nelle possibilità dell’uomo, d’un movimento tipico di un determinato personaggio, sia una ballerina in tutù, sia un gatto, un albero, una mano che regge l’ombrello, un bambino che guarda attonito.” Giovanni Arpino apriva così la sua presentazione ad una mostra di Adriana Giorda di tanti anni fa. Molto è cambiato da allora, nell’arte, nella comunicazione, nel costume, ma questa artista è rimasta fedele a se stessa, coerente alle lezioni della pittura che si sentiva pittura, che aveva assorbito adolescente. Ha guardato sempre all’Ottocento, ai grandi figurativi, seguendo la propria poetica, che pone al centro il tema della persona, traendo spunto da situazioni in cui la figura umana può essere colta in tutta la sua plasticità, come la danza. Le ballerine infatti sono i soggetti prediletti dalla Giorda, che le ritrae in tutte le pose possibili, nei ruoli più affascinanti del balletto o nei momenti di relax. In altri dipinti e disegni la sua attenzione si concentra sulla natura: paesaggi, in cui spesso compare l’acqua (un ruscello, piante rispecchiate nel lago) o in cui si muovono bimbi, animali, vecchi; fiori senza tempo; nature morte mai banali.
Nell’affascinante cornice di Cavour, la mostra, che rimarrà aperta fino al 18 novembre, dispiega un ampio, attraente campionario di tecniche e soggetti ed alcune opere esposte per la prima volta.
Per ulteriori informazioni: 335 5466525
Chiesa di Santa Croce Via Giolitti 75 CAVOUR TO per TUTTOMELE 2007 10 -18 Novembre
Orari: Sabati 10 e 17 e- Domeniche 11 e 18 Novembre e Giovedì 15 Novembre dalle 10 alle 19 ,
negli altri giorni feriali dalle 15,30 alle 18,30