Affresco Sacra sindone

Di probabile origine settecentesca, come questo edificio di proprietà comunale che la ospita (“Palazzo del Marchese del Carretto” già sede della Pretura, della Scuola di Avviamento Professionale e della Biblioteca Civica, nonché prima sede della Pro Loco di Cavour), questa raffigurazione della Sindone è di autore ignoto.

E’ stata restaurata nel 1986, ed è una delle oltre 200 immagini esistenti in Piemonte in diverse località e censite in occasione dell’Ostensione a Torino del 1998.

Come nella maggior parte di esse, le tracce consistenti lasciate dall’incendio del 1532 non vengono qui rappresentate per scelta del pittore che forse non aveva mai visto la Sindone stessa, oppure non voleva distrarre lo spettatore dalla contemplazione del Corpo di Cristo crocefisso.

I Savoia, possessori della Sindone dal 1453, emanarono disposizioni affinché il “sacro lino” avesse “honore et reverenza” nei luoghi “ove si troverà a passare”. Non vi sono tracce del passaggio da Cavour della Sindone, ma la risonanza del trasferimento da Chambery a Torino, decretato da Emanuele Filiberto nel 1578, fu tale che l’evento venne successivamente ricordato in ogni parte del Piemonte.

Fresco of the Holy Shroud

This fresco, whose painter is unknown, probably dates back to 1700, as does the house upon which we find it, “Palazzo del Marchese del Carretto” (Marquis of Carretto’s Palace).

This work of art was restored in 1986. The Savoy family, possessors of the Holy Shroud since 1453, transferred it from Chambery to Turin in 1578 thanks to Emanuele Filiberto; this event was so important that it had to be remembered in each part of Piedmont, even in Cavour, although that holy relic probably never came here.